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Accademia Nazionale di San Luca
Progetto per un Motel Agip a Settebagni, Roma, 1968-1969
Mario Ridolfi con Wolfgang Frankl e Domenico Malagricci
Fondo Ridolfi-Frankl-Malagricci
Lungo l’Autostrada del Sole, icona dell’Italia del miracolo economico, a partire dal 1954 Enrico Mattei, presidente dell’Eni, decise di affiancare ad alcune stazioni di servizio Agip, quelle collocate in punti nodali rispetto alle città e all’asse viario, delle strutture di accoglienza per automobilisti, i motel. Da nord a sud, nel 1962 se ne contavano già una trentina. Per la maggior parte di queste strutture tecnici interni all’ente avevano sviluppato dei prototipi facilmente ripetibili, mentre per motel “di prestigio” furono incaricati progettisti esterni, tra cui Edoardo Gellner, Marco Bacciocchi o lo studio Bacigalupo-Ratti, secondo una prassi che sarebbe proseguita anche dopo la morte di Mattei. Per il Motel Agip situato a Settebagni, alle porte di Roma, nel 1968 venne incaricato Mario Ridolfi. Se il suo progetto fosse stato realizzato, chi avesse percorso quel tratto autostradale, entrando o uscendo da Roma, avrebbe visto spiccare nella campagna un oggetto straordinario, una torre formata da dieci piani stellari ruotati e sfalsati tra loro ad evocare, come già nel ridolfiano progetto giovanile della Torre dei Ristoranti (1928), la bellezza e la complessità dell’equilibrio. Questo progetto fu da Ridolfi studiato con tensione e passione, pensando sempre alla sua possibile realizzazione, che tuttavia non avvenne: gli anni del miracolo economico svanivano e all’orizzonte già si vedevano i primi segnali della crisi petrolifera del 1973.

 

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01 — Soluzione iniziale: planimetria generale con veduta prospettica, 15 novembre 1968, 1: 500, china su lucido con retini
02 — Soluzione iniziale: veduta prospettica, 15 novembre 1968, matita su lucido
03 — Andamento paramenti esterni sopra e sotto il solaio (studio preliminare), s.d., 1:20, china, matita e matite colorate su cartoncino
04 — Modello ligneo: vista dall’alto, s.d., stampa fotografica
05 — Modello ligneo, s.d., stampa fotografica
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Tutte le immagini sono protette da copyright: ©ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA
Scuola elementare nel quartiere Lorenteggio a Milano, (1960-1962 concorso), 1966-1969
Federico Gorio e Marcello Vittorini
Fondo Federico Gorio
All’alba degli anni Sessanta,  consolidata ormai la politica di sviluppo economico del Paese, rimanevano ancora aperte le questioni legate alla carenza di servizi pubblici, in particolare di scuole. Del dibattito sull’intero sistema scolastico nazionale risentì anche il programma della Triennale di Milano: la XII edizione (1960), la prima conformata come mostra tematica, fu dedicata proprio a “La Casa e la Scuola”. In quella circostanza venne anche bandito un concorso nazionale di progettazione per scuole elementari “moderne” da realizzare a Milano, Genova e Rovigo, a cui parteciparono oltre 250 professionisti. Sulla carta, il concorso rappresentava l’occasione per realizzare subito degli edifici-pilota. La realtà sarà però, come spesso avviene, diversa. Emblematico il caso di Milano: la scuola elementare prevista dapprima nel quartiere Baggio, secondo il progetto vincitore di Federico Gorio e Marcello Vittorini, verrà edificata, nonostante il costante interessamento dei progettisti, solo tra il 1966 e il 1969 su un nuovo lotto situato nei pressi di via Primaticcio, nel quartiere Lorenteggio. Nell’intento di costruire un modello reiterabile, i progettisti svilupparono un sistema che prevedeva una fluida distribuzione planimetrica di spazi diversi (unità pedagogiche, servizi generali, spazi esterni) posti a quote differenti e connessi tra di loro da rampe, e una standardizzazione del sistema costruttivo misto, in cemento armato e muratura, con componenti prefabbricati di completamento.

 

www.fondogorio.org

01 — Vista del modello dall’alto, stampa fotografica
02 — Pianta del piano seminterrato, 15 ottobre 1962, 1: 100, china su lucido con inserto in radex
03 — Prospetti e sezioni, 15 ottobre 1962, 1: 100, china su lucido
04 — Veduta prospettica di una unità pedagogica, s.d., matita su lucido
05 — Veduta prospettica dello spazio interno di distribuzione, s.d., matita su lucido
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Tutte le immagini sono protette da copyright: ©ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA
Progetto per il nuovo Teatro Lirico di Cagliari, (secondo premio, motto: “Oui, c’est bon!”), 1964-1965
Maurizio Sacripanti con Andrea Nonis, Giovanni Pellegrineschi (automatismi), Giulio Perucchini (strutture), Achille Perilli
Fondo Maurizio Sacripanti
Nel 1964 viene bandito un concorso nazionale per la ricostruzione del Teatro di Cagliari distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Il progetto di Maurizio Sacripanti, giunto secondo all’esito della competizione lasciando però dietro di sé una lunga scia di critiche e polemiche per la mancata vittoria, si proponeva di superare la tradizionale concezione dello spazio teatrale proponendo una struttura in grado di mutare conformazione attraverso l’azione di pistoni azionati da comandi meccanici controllati da schede perforate, tecnologie avveniristiche al tempo in Italia, ma già diffuse in altre realtà, che avrebbero consentito al pavimento di alzarsi e al soffitto di abbassarsi in zone determinate dalle diverse esigenze sceniche. Uno spazio mutevole, aperto, capace di relazionarsi anche con l’esterno, con la città (la facciata della soluzione finale è “solo” un reticolo metallico tridimensionale), divenendo a sua volta motore e stimolo per molteplici attività culturali, feste, spettacoli di massa, riunioni politiche. Nell’idea di apertura, concreta e simbolica, dello spazio, di sviluppo scientifico e tecnologico capace di dilatare la nozione di civiltà come bene comune, segno di una partecipazione allargata, si nasconde una delle chiavi di lettura del miracolo economico italiano di cui il progetto di Sacripanti rappresenta un’opera significativa rimasta, purtroppo, solo sulla carta.

 

www.fondosacripanti.org 

01 — Schizzo prospettico a mano libera: interno, s.d., pastelli ad olio su lucido
02 — Schizzo prospettico a mano libera: interno, 1965, china pastelli ad olio su lucido
03 — Modello: sala e palcoscenico, s.d., stampa fotografica
04 — Modello: esterno, s.d., stampa fotografica
05 — Sezione prospettica, s.d., stampa fotografica
06 — Modello: interno, s.d., diapositiva a colori
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Tutte le immagini sono protette da copyright: ©ACCADEMIA NAZIONALE DI SAN LUCA