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Mart, Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto – Archivio del ‘900
Condominio Le Torri al Nevegal e Studio per la Commissionaria Lancia a Trento, prima metà degli anni Sessanta
Michelangelo Perghem Gelmi con Enrico Azzali
Fondo Michelangelo Perghem Gelmi
Un fotomontaggio mette in primo piano un affollato parcheggio di auto in mezzo alla neve: sul fondo, si stagliano i futuri condomini delle Torri. Michelangelo Perghem Gelmi (1911-1922) usa volentieri il collage, assemblando spesso fotografie, interventi grafici e materiali a stampa. Nell’archivio del Mart diverse tavole sono accomunate da questa tecnica dalla resa icastica, diretta in primis alla committenza: attraverso un uso dell’immagine fortemente comunicativo, quasi cartellonistico, l’ingegnere annuncia il benessere diffuso della casa per tutti e dell’automobile per tutti. Quest’ultima appare in primo piano, come articolo di pregio, ma sempre più alla portata della classe media, in un altro collage, per il progetto di una concessionaria Trento.
Dal 1956 al 1961 Perghem è consulente presso l’Assessorato ai lavori pubblici della Regione Trentino-Alto Adige, alla fine degli anni Sessanta è coinvolto nella pianificazione della città di Trento e nella soluzione dei problemi connessi al tema della viabilità: in quest’arco temporale egli imprime una forte connotazione al paesaggio urbano e a quello montano. Commissionati dalla Società Reale Mutua Assicurazioni di Trieste e realizzati da Perghem con Azzali fra il 1962 e il 1968, gli edifici I.S.P.A. al Nevegal sono provvisti di garage e servizi, quali il bar e il ristorante, e rispondono alla nascita di una villeggiatura massificata e alla diffusione degli sport invernali.
01 — Condominio Le Torri al Nevegal, Collage fotografico applicato su cartone, 1962 circa
02 — Commissionaria Lancia a Trento, 1963 Collage fotografico con ritagli di disegni e di materiali a stampa applicato su cartone
03 — Condominio Le Torri al Nevegal, Prospetti est, 1963, china su carta da lucido
04 — Condominio Le Torri al Nevegal, Prospettiva del bar, metà degli anni Sessanta, china su carta da lucido
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Tutte le immagini sono protette da copyright: © MART – ARCHIVIO DEL ‘900
Eurotel, 1959 – prima metà degli anni Sessanta
Armando Ronca con Impresa Vanzo

Fondo Armando Ronca

La catena Eurotel, concepita a partire dal 1955, combina il principio di ospitalità dell’albergo all’autonomia e al comfort di una “seconda casa”. La formula infatti è quella di grandi strutture (100-150 unità abitative) in multiproprietà, realizzate in luoghi ameni in Italia e in Europa, con possibilità di scambi di appartamenti fra proprietari per variare la meta del soggiorno. Eurotel apre le porte a un nuovo modello di vacanza e rappresenta simbolicamente un momento di forte crescita economica. Per questo lo abbiamo scelto.
Ne è ideatore Gennaro Vanzo (1914-1998), titolare con il padre e i fratelli di un’impresa edile che già negli anni Trenta aveva lavorato per l’ingegnere Armando Ronca (1901-1970): lo stesso Ronca partecipa alla nascita del progetto, che porterà la sua impronta sebbene gli siano attribuiti con certezza solo tre dei 36 Eurotel effettivamente costruiti. Trattandosi appunto di una catena, risulta fondamentale la standardizzazione degli spazi e degli arredi: Ronca la definisce nel suo prototipo, un primo edificio inaugurato a Merano nel 1959. I servizi fotografici realizzati a scopo pubblicitario e presenti nel Fondo Ronca del Mart illustrano la messa a punto di ambienti razionali e confortevoli, da lui proposti qualche anno più tardi anche a Gardone Riviera, adatti sia a custodire la sfera privata che a creare momenti di socialità.
01 — Eurotel di Merano, 1959. Facciata del corpo di fabbrica su via delle Terme, stampa fotografica a colori
02 — Eurotel di Merano, 1959-1960. Stanza da letto tipo, stampa fotografica a colori
03 — Eurotel di Gardone Riviera, 1961-1964, stampa fotografica a colori
04 — Eurotel di Gardone Riviera, 1961-1964. Spazi di soggiorno, stampa fotografica a colori
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Tutte le immagini sono protette da copyright: © MART – ARCHIVIO DEL ‘900
Quartiere Europa a Torbole sul Garda, 1959 – 1962
Giovanni Lorenzi
Fondo Giovanni Lorenzi
Abbiamo scelto questo progetto perché mette in luce un nuovo modello di vacanza negli anni del boom economico.
Il Quartiere Europa nasce da un piano di lottizzazione concepito nel 1959 e destinato a mutare l’aspetto di una costa rocciosa, molto scoscesa, che domina la parte superiore del lago di Garda, sopra il paese di Torbole. Se idea e finanze hanno una matrice tedesca (la Bauland GmbH di Monaco di Baviera), la progettazione è tutta italiana, e Giovanni Lorenzi (1901-1962) ne detiene la regia. L’ingegnere trentino verrà coadiuvato da alcuni professionisti locali: Giacomo Nones, Vittorio Negri, Mario Stabile e altri. Il programma iniziale prevede oltre 100 ville, sulla base di 6 tipologie edilizie, pubblicizzate da un opuscolo promozionale. La scala dell’intervento è insomma quella del villaggio, cosa che avvicina questa ad esperienze coeve. Scelte estetiche e strutturali mostrano un’adesione ai canoni della modernità: cemento a vista, tetto piano, risalto dato allo scheletro portante degli edifici, ma anche inserimento organico dell’architettura nella conformazione del terreno e dialogo col mondo naturale circostante.
La realizzazione del Quartiere Europa avrà intorno al 1962 una battuta d’arresto, sia per la prematura scomparsa di Lorenzi, sia per l’intervento della Soprintendenza alle Belle Arti, che blocca l’avanzare delle costruzioni: le villette realizzare saranno alla fine una trentina.
01 —Piano di lottizzazione del Quartiere, con studio delle strade di accesso, 1959, matite su carta
02 —Veduta prospettica del piano di lottizzazione, con schizzi delle singole villette (particolare), 1959, matita su carta da lucido
03 —Veduta prospettica del piano di lottizzazione, con schizzi delle singole villette (particolare), 1959, matita su carta da lucido
04 —Villa n.94. Schizzo prospettico, 1959-1962, matita e china su lucido
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Tutte le immagini sono protette da copyright: © MART – ARCHIVIO DEL ‘900