1. Archivio Aldo Rossi, Teatro del Mondo per la I Mostra Internazionale di Architettura della Biennale di Venezia, 1979 – 1980 (MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma. Collezione MAXXI Architettura N.INV. 193 - © Eredi Aldo Rossi) Il teatro è un viaggio; un viaggio lontano, attraverso i luoghi della fantasia e dell’immaginazione. Aldo Rossi nel 1979 progetta, per La Biennale di Venezia del 1980, il Teatro del Mondo, un’architettura galleggiante e temporanea, carica di valenze simboliche che si propone come un’opera itinerante ed effimera. Questo piccolo teatro, in grado di ospitare 250 spettatori, fu realizzato con una struttura in tubi di acciaio e rivestito con assi di legno; poggiato su una chiatta permetteva all’opera di galleggiare sul Canal Grande e di essere trasportata di sponda in sponda fino ad attraversare l’Adriatico e raggiungere Dubrovnik. Fu smontato nel 1981 ma sarà ricordato come un edificio icona degli anni Ottanta.
2. Archivio Sergio Musmeci, Concorso internazionale di idee per un collegamento stabile viario e ferroviario tra la Sicilia e il Continente. Ponte sullo Stretto di Messina, 1969 – 1982 (MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma. Collezione MAXXI Architettura N.INV. F9494) Nel 1969 viene bandito un Concorso di idee per il collegamento stabile stradale e ferroviario tra la Sicilia e la Calabria, attraverso lo Stretto di Messina. Sergio Musmeci vince, grazie al progetto di un ponte sospeso, capace di collegare le due sponde dello Stretto con un’unica campata, lunga oltre tre chilometri. Si tratta di un progetto visionario, che confida nella scoperta di nuovi materiali che abbiano caratteristiche tali da renderlo realizzabile: sintesi tra l’idea del viaggio, inteso come spostamento fisico e proiezione verso il futuro.
3. Archivio Paolo Soleri, Space IV, 1984 (MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma. Collezione MAXXI Architettura N.INV. 61129) Architettura, filosofia e utopia si incontrano nello Space IV di Paolo Soleri. Esso propone, attraverso uno scroll, lungo nove metri, un viaggio nell’immaginario, che prende forma in uno scenario architettonico spaziale alla ricerca del dialogo con le leggi dell’universo. L’opera fa parte di un progetto più ampio, apertamente polemico nei confronti della militarizzazione dello spazio, e della cultura cinematografica delle Guerre Stellari ma anche propositivo verso una nuova ricerca dell’architettura attraverso visioni fantastiche e utopiche.
4. Archivio Pier Luigi Nervi, Autogrill Motta autostrada Limena-Padova, 1961-1967 (MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma. Collezione MAXXI Architettura N.INV. 17553) L’Italia in movimento rappresentata simbolicamente dagli Autogrill “a ponte” che univano i due sensi di marcia delle autostrade. Pier Luigi Nervi e Melchiorre Bega progettano, tra il 1967 e il 1969, quello di Limena, sull’autostrada A4, con due travi/parete in cemento armato “faccia vista” alte 5,5 metri, scandite da fori ottagonali, attraverso i quali si può vedere lo scorrere del traffico sottostante. È un’idea di viaggio, in parte ludica, certamente ottimistica, che volge al tramonto, come l’Italia del boom economico.
5. Archivio Eugenio Montuori, Concorso per la nuova Stazione Termini, Roma, 1947-1950 (MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Roma. Collezione MAXXI Architettura N.INV. F49819/47) L’Italia esce dalle rovine della guerra con un gesto di accoglienza, rappresentato plasticamente dall’edificio di testa della Stazione Termini a Roma. Sintesi tra storia e modernità, cerniera tra passato, presente e futuro della città eterna. Il progetto di Calini e Montuori, vincitori del concorso, riesce a legarsi al preesistente edificio di Angiolo Mazzoni, realizzato prima del conflitto mondiale e rimasto incompiuto, generando una sorta di pacificazione ideale tra due epoche dell’Architettura Moderna italiana.