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Salita di Contovello 3/2
34136 Trieste
040/412283
dinotamburinits@gmail.com
www.dinotamburini.it

Archivio ingegnere architetto Dino Tamburini
Trieste

 

Dino Tamburini (1924-2011) è stato un ingegnere e architetto attivo a Trieste e Friuli Venezia Giulia tra gli anni ‘50 del XX secolo e i primi anni 2000. Tamburini, conclusi a Padova gli studi di ingegneria edile, interrotti più volte dagli avvenimenti della Seconda Guerra Mondiale, torna alla sua città natale e contribuisce attivamente alla sua ricostruzione e ripensamento urbanistico lanciato, tra gli altri, dal Governo Militare Alleato. Firma con l’ing. Roberto Costa il primo grattacielo di Trieste (in via Conti, 8) e lavora sui piani regolatori per Grado (TS) con l’ing. Vigilio De Grassi, costruisce scuole, case e impianti sportivi. Nel 1960 si concludono i lavori per la Chiesa dedicata a San Luigi Gonzaga, per la quale Tamburini è noto, un edificio sobrio e austero in calcestruzzo, decorato solamente da una illuminazione naturale insolita. Fino alla fine del periodo di attivo sviluppo urbanistico di Trieste, collabora con IACP (ATER), negli anni 70 lavora anche sulla progettazione del CED e sede regionale di FVG, laboratori universitari, e futura area Science Park. Negli anni 80 si laurea architetto a IUAV, e si dedica al restauro degli edifici storici, tra i quali Caffè Tommaseo, Teatro Lirico Giuseppe Verdi, Politeama Rossetti, gli interni dell’Hotel della Ville, Palazzo Aedes. I committenti privati lo apprezzeranno in particolar modo per l’arte degli spazi per vivere. Appassionato di mare e vela, uomo entusiasta e impaziente, Tamburini aveva un senso di comunità artistica e intellettuale che declina curando le relazioni e le collaborazioni con artigiani e artisti triestini a lui contemporanei.

 

L’archivio storico di Tamburini è organizzato in due sezioni: “Architettura”, dedicata alla sua attività professionale, e “Grafica” contenente i suoi disegni, caricature, illustrazioni e le pubblicazioni per la casa editrice “Iapida”, fondata dall’architetto e i suoi amici. La sezione “Architettura” (circa 1500 documenti, 8 metri lineari) è stata ordinata “sui dati” e descritta interamente al livello di fascicolo nel 2022. Riflette il lavoro di Tamburini, e più tardi del suo studio, tra 1948 e 2008 e documenta i 65 progetti architettonici tra 128 conosciuti. La parte dei materiali è digitalizzata, descritta al livello del documento e resa disponibile nell’archivio digitale.

 

Per i progetti fino agli anni ’80 la sezione contiene per lo più materiale fotografico, realizzato per conto di Tamburini, dai fotografi industriali triestini Arduino e Ruggero Pozzar, da Alfonso Mottola e Piccolo Silani, copie degli elaborati grafici, disegni e pochi schizzi. Per i progetti più recenti è disponibile la documentazione completa, con disegni e rendering originali su carta e digitali, elaborati scritti e materiali di studio. La serie “Documenti personali” contiene la corrispondenza, certificati e attestazioni. La serie “Studi” conserva il materiale storico raccolto da Tamburini per le fasi di studio dei progetti e per le sue pubblicazioni.