Stazione di Milano Porta Garibaldi
Fondo Audiovisivi Ferrovie dello Stato, Fondo Fototeca Centrale
L’attivazione del progetto della stazione di Milano Porta Garibaldi (1961) ha rappresentato una tappa importante nel riassetto dei servizi ferroviari della città. Negli anni in cui la crescita economica del Paese moltiplicava i viaggiatori gravitanti sugli scali milanesi, diveniva urgente rispondere alla necessità di riorganizzare il traffico ferroviario nel capoluogo lombardo, riservando la stazione di Milano Centrale alle grandi comunicazioni nazionali e internazionali. Le Ferrovie dello Stato indissero nel 1956 un concorso per il progetto della stazione di Milano Porta Nuova, compresa la sistemazione urbanistica della piazza e delle zone adiacenti. La stazione fu, in seguito, denominata Milano Porta Garibaldi perché realizzata, a differenza della prima ipotesi, lontana dalla sede di Milano Porta Nuova (detta anche “stazione delle Varesine”, dismessa nel 1961). Il nuovo scalo doveva offrire percorsi rapidi con l’eliporto e rispettare le arterie confluenti verso il previsto Centro Direzionale. I progetti scelti, premiati ex aequo, facevano capo al gruppo romano di Dante Jannicelli, Franco e Guido Gigli, Sergio Bonamico, Renzo Del Debbio, e al gruppo milanese di Giulio Minoletti, Eugenio Gentili Tedeschi e Mario Tevarotto. Il progetto definitivo, nato dalla collaborazione tra i due gruppi, venne ultimato nel 1958. La struttura, in origine concepita in cemento armato precompresso, venne invece realizzata in acciaio. La stazione fu inaugurata nel 1963.